SESSIONE XVIII (26 febbraio 1562)
Decreto sulla scelta dei libri e sulla volontà di invitare
tutti al concilio con salvacondotto.
Il sacrosanto
concilio ecumenico e generale Tridentino, legittimamente riunito nello Spirito
santo, sotto la presidenza degli stessi legati della sede apostolica,
confidando non nelle risorse umane, ma nella protezione e nell’aiuto del
signore nostro Gesù Cristo, che promise di dare alla sua chiesa le parole
adatte e la sapienza (306), a questo principalmente tende: a poter ricondurre
una buona volta la dottrina della fede cattolica - inquinata e appannata, in
molti luoghi, dalle opinioni di molti, che la pensano in modo contrastante, -
all’antica purezza e splendore, a riportare i costumi, lontani dall’antico modo
di vivere, ad un comportamento migliore e a rivolgere il cuore dei padri verso
i figli (307) e il cuore di questi verso i padri (308).
Poiché, dunque, esso
ha dovuto costatare che in questo tempo il numero dei libri sospetti e
pericolosi, nei quali si contiene una dottrina impura, da essi diffusa in lungo
e in largo, è troppo cresciuto, - e ciò è stato il motivo per cui molte censure
in varie province, e specialmente nella città di Roma, sono state stabilite con
pio zelo, senza però che ad un male così grave e così pericoloso giovasse
alcuna medicina, - questo sinodo ha disposto che un gruppo di padri scelti per
lo studio di questo problema, considerasse diligentemente che cosa fosse
necessario fare e, a suo tempo, ne riferissero allo stesso santo sinodo, perché
esso possa più facilmente separare, come zizzania, le dottrine varie e
peregrine (309) dal frumento della verità cristiana (310); e con maggiore
opportunità prendere una deliberazione e stabilire qualche cosa di preciso su
quelle questioni che sembreranno più opportune a togliere lo scrupolo dall’anima
di parecchia gente e a rimuovere le cause di molti lamenti.
Esso desidera che
tutte queste considerazioni vengano portate a conoscenza di chiunque, - ed
intende farlo col presente decreto, - di modo che se qualcuno credesse che ciò
che si riferisce ai libri e alle censure in parola, o alle altre cose che si
dovranno trattare in questo concilio generale, lo riguarda in qualche modo, non
dubiti di essere benignamente ascoltato dal santo sinodo.
E poiché lo stesso santo sinodo desidera con tutto il cuore
e prega istantemente Dio per la pace della chiesa (311), affinché tutti,
riconoscendo in terra la comune madre, che non può dimenticare coloro che ha
partorito (312), glorifichino unanimi, ad una sola bocca, Dio e Padre del
signore nostro Gesù Cristo (313), per la misericordia dello stesso Dio e
Signore (314), esso invita tutti coloro che non hanno la comunione con noi e li
esorta alla concordia e alla riconciliazione; che vengano a questo santo
sinodo; che vogliano attenersi alla carità, che è il vincolo della
perfezione (315), e portino con sé la pace di Cristo, che esulta nel loro
cuore, alla quale sono chiamati in un solo corpo (316).
Ascoltando, perciò,
questa voce non umana, ma dello Spirito santo, non vogliano indurire il loro
cuore (317) non camminando secondo il loro sentimento (3l8), né piacendo a se
stessi (319), siano scossi e si ravvedano ad una ammonizione così pia e così
salutare della loro madre: poiché il santo sinodo, come li invita con ogni
riguardo suggerito dalla carità, così li accoglierà.
Ha decretato,
inoltre, lo stesso santo sinodo, che si possa concedere un pubblico
salvacondotto nella congregazione generale e che esso abbia la stessa
efficacia, la stessa forza e la stessa importanza che se fosse stato concesso e
decretato in sessione pubblica.
Indizione della futura sessione.
Lo stesso sacrosanto
concilio Tridentino, legittimamente riunito nello Spirito santo, sotto la
presidenza degli stessi legati della santa sede, stabilisce e dispone che la
prossima, futura sessione debba tenersi a celebrarsi il giovedì dopo la festa
santissima dell’ascensione del Signore, che sarà il 14 del mese di maggio.
Salvacondotto dato ai Tedeschi nella congregazione generale
del 4 marzo 1562.
Il sacrosanto,
ecumenico, generale concilio Tridentino, legittimamente riunito nello Spirito
santo, sotto la presidenza degli stessi legati della santa sede, promette
solennemente... (320).
Si estende lo stesso
salvacondotto alle altre nazioni.
Lo stesso concilio
ecumenico e generale Tridentino, legittimamente riunito nello Spirito santo,
sotto la presidenza degli stessi legati della sede apostolica, concede a tutti
e singoli quegli altri che non hanno comunione di fede con noi, a qualsiasi
regno, provincia, città, luogo appartengano, e in cui pubblicamente ed impunemente
si predica, si insegna si crede diversamente da quanto ritiene la santa chiesa
Romana, il salvacondotto nella stessa forma e con le stesse parole, con cui
viene concesso ai Tedeschi.
SESSIONE XIX (14 maggio 1562)
Si rimanda la pubblicazione dei decreti.
Il sacrosanto
concilio ecumenico e generale Tridentino, legittimamente riunito nello Spirito
santo, sotto la presidenza degli stessi legati della sede apostolica, ha
creduto bene, per alcuni giusti e ragionevoli motivi, prorogare - e di fatto
proroga - fino alla feria quinta dopo la solennità del corpo di Cristo, che
sarà il 4 giugno, quei decreti, che avrebbero dovuto essere approvati oggi
nella presente sessione; e notifica a tutti che in quel giorno debba tenersi e
celebrarsi la sessione.
Intanto bisogna
pregare Dio e Padre del Signore nostro, autore della pace, perché voglia
santificare i cuori di tutti, perché col suo aiuto il santo sinodo possa, ora e
sempre, meditare a condurre a termine quelle cose che riguardano la sua lode e
la sua gloria.
SESSIONE XX (5 giugno 1562)
Si proroga la pubblicazione dei decreti alla futura
sessione, che viene indetta.
Il sacrosanto
concilio ecumenico e generale Tridentino, legittimamente riunito nello Spirito
santo, sotto la presidenza degli stessi legati della santa sede, a causa di
varie difficoltà, sorte per diversi motivi, ed anche perché ogni cosa proceda
del tutto come si conviene e con maggiore approfondimento e cioè perché le
definizioni dommatiche siano trattate ed approvate assieme a quello che
riguarda la riforma, ha deciso che ciò che si dovrà stabilire, sia in materia
di riforma che in materia dottrinale, debba essere definito nella prossima
sessione, che indice per il giorno 16 del prossimo mese di luglio.
Lo stesso santo
sinodo potrà liberamente abbreviare o prorogare questo termine a suo arbitrio e
volontà, come comprenderà essere utile all’andamento del concilio, anche in
congregazione generale.
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